Weekly Recap – Il Podcast del Direttore 10 settembre 2024

A cura del Direttore di Appalti&Contratti

Alessandro Massari 10 Settembre 2024
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Con questo primo Podcast ho il piacere di inaugurare una nuova rubrica su Appalti&Contratti chiamata “Weekly Recap” – Riepilogo settimanale – quale momento di sintesi delle novità più rilevanti intervenute nella settimana precedente, ritenendo oramai sempre più utile un breve riassunto ragionato per tutti i lettori, talvolta comprensibilmente disorientati dal profluvio incessante di norme, sentenze, pareri, che intervengono quotidianamente nella nostra complessa materia.
 
Appalti&Contratti è stata di recente rinnovata non solo graficamente, ma anche e soprattutto nei contenuti, con più articoli, commenti, note a sentenze o pareri delle Autorità.
Sono stati attivati nuovi canali tematici e abbiamo garantito un’ampia e approfondita “copertura” sul nuovo Codice dei contratti pubblici, che da poco ha compiuto il primo anno di efficacia. 
 
Desidero anzitutto ringraziare di questo maggiore impegno tutti gli autori che collaborano con la Rivista e contribuiscono al suo successo.
 
Ho dunque ritenuto utile uno strumento che potesse offrire una sintesi a cadenza settimanale delle norme e della giurisprudenza che hanno un immediato impatto operativo nella gestione delle procedure, suggerendo ove  possibile gli accorgimenti da adottare per garantirne la legittimità.

Indice

Principio di rotazione (ANAC, parere funzione consultiva 30.7.2024 n. 39)

Nel corso dell’esecuzione dei lavori può emergere la necessità di apportare modifiche al progetto originario.
In tal caso l’amministrazione, per ragioni di opportunità, può propendere per l’affidamento all’operatore economico / professionista che ha redatto il progetto originario. Questo affidamento può avvenire o con affidamento diretto o con modifica contrattuale dell’originario servizio affidato, ma in entrambi i casi è necessario effettuare una corretta analisi dei limiti normativi dell’istituto di riferimento. In particolare, il ricorso all’affidamento diretto appare in questo caso caratterizzato dalla criticità del necessario rispetto del principio di rotazione.
 
<<per quanto concerne …l’invocata applicabilità dell’art. 50, co. 1 lett. b), motivata sulla base dell’esperienza pregressa documentata del precedente affidatario, va evidenziato, tuttavia, che detta previsione non può prescindere dall’applicazione del “principio di rotazione degli affidamenti” come sancito dal comma 1 dell’art.49 del d.lgs 36/2023. A tale proposito pare assolutamente opportuno richiamare anche il contenuto dispositivo del secondo comma laddove è sancito che “In applicazione del principio di rotazione è vietato l’affidamento o l’aggiudicazione di un appalto al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano a oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi”: come precisato da autorevole giurisprudenza  (cfr. TAR Sicilia – Catania, sez. I, sentenza 19 marzo 2024 n. 1099), la previsione in esame va intesa nel senso che «I “due consecutivi affidamenti” fanno, quindi, riferimento a quello da aggiudicare e a quello “immediatamente precedente” con la conseguenza che la disposizione vieta il secondo consecutivo affidamento (avente ad oggetto la stessa categorie di opere) e non il “terzo” affidamento da parte dell’operatore già affidatario di due consecutivi affidamenti”, non rivenendosi, per una simile interpretazione, né elementi testuali, né elementi sistematici tenuto anche conto che la disposizione si pone in linea di continuità con la precedente regolamentazione di cui alle linee guida ANAC n. 4 che al punto 3.6 faceva espresso riferimento all’affidamento “precedente” e a quello “attuale”. Peraltro, in tal caso, la norma avrebbe utilizzato il termine “abbiano avuto”, piuttosto che “abbiano”, tempo presente che “attualizza” la sequenza temporale al momento immediatamente precedente». Poiché nel caso di specie la richiesta di parere presuppone la assoluta preferenza di affidare il servizio al medesimo operatore economico, sussiste più di un dubbio sulla legittimità di tale scelta operativa>>.

Affidamenti diretti e costi manodopera (ANAC, parere di precontenzioso 30.7.2024 n. 3969)

Obbligatoria l’indicazione del costo della manodopera anche negli affidamenti diretti
Alla luce delle evidenze del dettato normativo di riferimento, non rilevandosi le esplicite deroghe richieste dall’art. 48, co. 4 del d.lgs 36/2023, si deve necessariamente ritenere sussistente anche per gli affidamenti diretti ex art. 50, co.1 lett. b) l’obbligo di indicazione dei costi della manodopera, ex art. 108, co. 9 del d.lgs 36/2023.
Conseguentemente, l’operatore economico che non dichiari il relativo importo nel proprio preventivo è soggetto ad esclusione automatica dalla procedura.

Equivalenza diverso CCNL indicato dall’OE (ANAC, parere di precontenzioso 30.7.2024 n. 392)

La Stazione Appaltante non può pretendere che un operatore economico applichi ai propri dipendenti il CCNL indicato nel bando di gara, ma deve comunque verificare che il diverso CCNL applicato offra delle tutele equivalenti.
In particolare, la Stazione Appaltante deve verificare che il CCNL indicato dal concorrente garantisca lo stesso trattamento economico di quello previsto dal CCNL indicato nel bando e, nel caso di difformità degli elementi salariali, disporre l’esclusione del concorrente.
Il CCNL differente applicato dall’operatore economico deve garantire la medesima retribuzione di quello indicato dalla Stazione Appaltante.
La verifica dell’equivalenza delle tutele economiche richiede che sia accertato che l’aggiudicatario, pur applicando un CCNL diverso da quello indicato dalla Stazione appaltante nel bando di gara, garantisca al personale impiegato nell’appalto la medesima retribuzione globale annua prevista dal CCNL indicato nel bando.

Equo compenso (ANAC – Parere funz. cons. 30.7.2024 n. 40)

Con il Parere 30/7/2024 n. 40 l’Autorità affronta ancora una volta il tema dell’equo compenso, riaffermando la ribassabilità delle tariffe.

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