A differenza dell’ANAC (che ha richiesto corpose e significative modifiche anche non volte al superamento di criticità normative), l’ANCI ha adottato un approccio più chirurgico, limitandosi ad intervenire su alcuni aspetti ritenuti più critici come il costo della manodopera, la revisione prezzi (chiedendo di definire che questa non si applichi a concessioni e appalti ad esecuzione istantanea) e il CCNL (chiedendo il possibile intervento a supporto degli enti pubblici degli Ispettorati del Lavoro e la possibilità di indicare più CCNL negli atti di gara) e proponendo anche la formulazione delle nuove norme. L’ANCI comunque anticipa che successivamente effettuerà altre proposte.
Con il presente contributo analizziamo le principali proposte in vista del futuro correttivo nonché, comunque, come punti di riflessione per il lettore.
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Verso il correttivo: le proposte di ANCI
Anche l’ANCI, interpellata dal MIT nell’ambito del tavolo tecnico per la revisione del Codice Appalti del 2023, ha presentato le proprie proposte di modifica.
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