Sulla circolare del MIT sulle procedure emergenziali e sulle indicazioni dell’ANAC (espresse nelle Linee guida n. 4)

a cura di Stefano Usai

Stefano Usai 24 Novembre 2020
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Anche la recentissima “circolare” del MIT, sui provvedimenti emergenziali in tema di appalti (DL 76/2020 e legge di conversione 120/2020), più che altro esplicativa delle novità relative alle deroghe (non solo per le fasi procedurali dell’affidamento e dell’esecuzione del contratto)   e alle modifiche anche strutturali, si sostanzia in un invito ad applicare le nuove norme assecondando la volontà e, quindi, il perseguimento degli obiettivi di interesse nazionale (che, si ripete, non sono “disponibili” ed anzi occorre adottare una dinamica organizzativa nuova – ad esempio ripensando i tempi del procedimento amministrativo – cancellando approcci burocratici classici).

Non v’è dubbio, secondo una lettura “sburocratica” e non anacronistica, che le disposizioni – di cui non si può escludere a priori possibili estensioni oltre il 31/12/2021 – impongano uno sforzo organizzativo all’interno degli enti ed un ripensamento sui controlli interni che, giocoforza, deve essere maggiormente focalizzato (o se si preferisce anche) sull’attività contrattuale sia sul procedimento amministrativo contrattuale sia sulle procedure di assegnazione degli appalti.

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