Come noto, con Delibera 30 marzo 2022, n. 141, l’ANAC ha approvato le Linee guida recanti la “attuazione -anche a fasi progressive- del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione che sarà reso operativo al momento della entrata in vigore della riforma della disciplina dei contratti pubblici. PRIMA FASE”, dando avvio alla fase di consultazione pubblica, conclusasi il 10 maggio scorso, in vista dell’approvazione del testo finale che dovrebbe avvenire il prossimo 30 settembre. All’esito della consultazione sono pervenuti 80 contributi e, come rilevato nella relativa Relazione del 27 giugno 2022, molte delle osservazioni pervenute si sono concentrate su aspetti di dettaglio, con la richiesta di chiarimenti, nonostante le Linee guida non avessero l’obiettivo di procedere ad una qualificazione immediata delle stazioni appaltanti, ma di avviare un processo finalizzato alla predisposizione di un sistema idoneo ad accrescere il grado di professionalizzazione delle stazioni appaltanti.
In particolare, alcuni stakeholder hanno richiesto una qualificazione specifica per determinati ambiti, specie per i servizi di ingegneria e architettura, ma anche per altre attività tecniche o specialistiche.
Per l’ANAC, tuttavia, si tratta di un modello di qualificazione che appare diverso rispetto a quello disegnato dal legislatore e che porrebbe dei criteri di attuazione più complessi rispetto a quelli previsti per questa fase di avvio della qualificazione delle stazioni appaltanti. In questa sede riportiamo le relative osservazioni.
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