La disciplina relativa allo scorporo dei costi della manodopera alimenta un dibattito senza fine.
Ne è riprova la recente sentenza del T.A.R. Reggio Calabria, n. 759 del 13 dicembre 2024, dove l’impugnazione degli atti della procedura è stata effettuata addirittura dal concorrente aggiudicatario, al quale i giudici hanno dato ragione.
La questione esaminata
Nel caso esaminato, la ricorrente aveva partecipato alla procedura aperta, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per la realizzazione dei lavori per la messa in sicurezza sismica di un edificio.
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