Una veicolazione, come detto, è possibile se la stazione appaltante predispone un proprio atto (un regolamento) ed individua le cc.dd. fasce di valore all’interno delle quali (e solamente di queste) limitare l’applicazione dell’alternanza. Sempre che si tratti di appalti che determinano una “continuità/contiguità” di prestazioni come declinato nelle Linee guida ANAC n. 4 e come anche riportato nello schema di regolamento attuativo (giunto alla terza versione).
A questo punto possono costituire oggetto di considerazione la limitata casistica sulla deroga alla rotazione e, soprattutto, l’intricata questione del reinvito dell’operatore economico già invitato al precedente appalto che, tuttavia, non sia risultato aggiudicatario.
Quest’ultimo aspetto, come si dirà, risulta diversamente disciplinato nello schema di regolamento attuativo, che a differenza delle linee guida ANAC fornisce una più chiara risposta alle domande del RUP su come motivare, appunto, l’invito ribadito all’appaltatore che abbia solamente partecipato al precedente appalto (ad inviti).
Vedi anche
La rotazione nella recente giurisprudenza, le fasce di valore e la questione della reiterazione degli inviti
a cura di Stefano Usai
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