Regione Sardegna: il Consiglio dei Ministri impugna la legge sugli appalti

Stefano Salvi 9 Maggio 2018
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Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell’8 maggio, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Sardegna n. 8 del 13/03/2018, recante “Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”, in quanto alcune norme riguardanti le gare d’appalto e gli interventi da realizzarsi mediante contratti pubblici eccedono dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale di autonomia e invadono la competenza riservata allo Stato, in materia di tutela della concorrenza e di ordinamento civile, dall’art. 117, secondo comma, lettere e) ed l), della Costituzione.

Secondo Edoardo Balzarini, assessore ai Lavori pubblici della Regione Sardegna, la legge nel suo complesso è stata comunque ritenuta non confliggente con le prerogative statali.

L’atto di impugnazione degli articoli 34, 37, 39 e 45 della legge regionale n.8/2018 da parte del Governo” ha dichiarato l’assessore Balzarini, “non intacca, infatti, gli elementi fondanti e distintivi dell’impianto normativo, quali la società di scopo per la realizzazione di opere pubbliche strategiche, le premialità a favore delle micro-imprese e dei giovani professionisti e la qualità architettonica nelle opere pubbliche”.

Secondo Balzarini, la Regione Sardegna non avrà difficoltà a dimostrare la legittimità dei contenuti degli articoli oggetto dell’impugnazione e la coerenza con quanto legiferato al riguardo da altre regioni a statuto speciale e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano.

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