La gestione della rotazione, la suddivisione in lotti e il subappalto sono temi che coinvolgono direttamente le stazioni appaltanti e gli operatori economici e sui quali frequente è l’intervento dei giudici amministrativi.
La gestione della rotazione, dai giudici amministrativi, viene esaminata principalmente sotto il profilo dell’ammissibilità dell’invito dell’operatore uscente.
In realtà, le modalità per garantire una effettiva rotazione degli inviti e degli affidamenti, devono essere predeterminate dalla stazione appaltante, stabilendo, ad esempio, che un operatore economico non può essere invitato a presentare un’offerta fino a che non avrà completato l’esecuzione del precedente contratto affidato direttamente o mediante una procedura ad inviti.
La suddivisione in lotti è frequentemente sottoposta al vaglio della giurisprudenza per i maxilotti, trascurando tuttavia il fatto che spesso, anche nei lotti di modesto importo, la decisione se accorpare un appalto o suddividerlo in lotti è influenzata dalle risorse disponibili, soprattutto se tali risorse derivano da contributi statali, regionali o europei.
Le recenti decisioni della Corte di giustizia europea hanno travolto i limiti quantitativi al subappalto previsti dalla legislazione nazionale, creando un vuoto normativo che ancora non è stato colmato dal legislatore, nonostante la procedura di infrazione 2018/2273 nei confronti dello stato italiano.
Alberto Mischi
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