La giunta provinciale avrebbe detto “no” all’avvio del partenariato pubblico-privato per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico extraurbano
Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia che la giunta avrebbe detto “no” all’avvio del partenariato pubblico-privato per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico extraurbano.
I motivi sarebbero di natura sia giuridica che tecnica, anche se in realtà gli organi di informazione non hanno fornito dettagli al riguardo.
Per quanto attiene agli aspetti giuridici, è sicuramente da immaginare la presenza di motivi ostativi nella nuova disciplina del partenariato e, in generale, delle concessioni che richiede che vi sia una forte sostenibilità dell’affidamento mediante autofinanziamento (cioè attraverso la riscossione delle tariffe o proventi o canoni); infatti, nel settore delle opere pubbliche, è ora possibile ricorrere alle concessioni ed al partenariato solo per quelle “calde” che assicurano una sostenibilità assai ampia in termini di auto-finanziamento.
I motivi politici, ovviamente, non ci interessano direttamente ma questi sono collegati all’inadeguatezza del modello del partenariato rispetto a quello “in house” che, alla fine, è stato preferito (evidentemente il modello in house perché consente una maggior flessibilità di porre obiettivi nuovi da conseguire, mentre il PPP, attenendo pur sempre ad una concessione, richiede ogni volta delle rinegoziazioni che possono tradursi in rallentamenti e maggiori oneri per le finanze pubbliche.
Di recente, è stato eclatante anche il ripensamento, della vicina provincia di Trento, sulla realizzazione del nuovo ospedale: si deciso, infatti, di abbandonare l’affidamento mediante finanza di progetto, ritenuta troppo onerosa sotto il profilo finanziario, a favore dell’appalto tradizionale.
Da qui la riflessione che è molto emblematica e tocca, più in generale, il tema della convenienza e praticabilità del partenariato per la realizzazione di investimenti e per l’affidamento di servizi pubblici.
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Stefano Maini | 2020 Maggioli Editore
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