La circolare, infatti, viene rubricata “Procedure per l’affidamento ex art. 50 del d.lgs. n. 36/2023 – Chiarimenti interpretativi in merito alla possibilità di ricorrere alle procedure ordinarie”.
La “querelle” interpretativa
Come ampiamente anticipato, il nuovo codice appalti – come, a ben vedere gli stessi decreti emergenza ed in particolare il d.l. 76/2020 -, ha posto la questione della possibilità, o meno, di utilizzare le procedure ordinarie nel sottosoglia comunitario in luogo di quelle suggerite dal legislatore. E per intendersi, l’affidamento diretto, anche con interpello per le soglie infra 140mila euro beni/servizi e infra 150 mila euro per i lavori.
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