Il principio di rotazione negli appalti e il limite alla discrezionalità negli inviti

Commento alla sentenza del Consiglio di Stato, Sezione VI, 31 agosto 2017, n. 4125

Luigi Oliveri 6 Settembre 2017
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Principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alla soglia comunitaria. Sentenza del Consiglio di Stato, Sezione VI, 31 agosto 2017, n. 4125

Il principio della rotazione negli appalti nasce con lo scopo di garantire la corretta applicazione del principio di concorrenza, per cui essa deve essere vista come un limite all’esercizio della discrezionalità nella scelta delle ditte da invitare in procedure di gara negoziate chiuse al mercato.

La rotazione non deve, pertanto, considerarsi obbligatoria sia per tutte le procedure di gara “ordinarie” appunto aperte al mercato, sia per le procedure “straordinarie” previste dallarticolo 36 del codice dei contratti, laddove la scelta degli operatori economici da invitare sia sottratta all’esercizio di una scelta-limitazione discrezionale della stazione appaltante e, quindi, sia rivolta a chi risponda a strumenti di impulso al mercato, come avvisi pubblici per manifestazione di interesse privi di limitazione agli operatori economici.

Aiuta a giungere alle considerazioni svolte sopra la sentenza del Consiglio di Stato, Sezione VI, 31 agosto 2017, n. 4125, sia pure per via indiretta.

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