Nell’ambito degli affidamenti di contratti pubblici, il concorrente che voglia presentare un prodotto sostanzialmente differente rispetto a quello richiesto dall’amministrazione procedente deve essere escluso dalla gara, configurandosi un aliud pro alio non rimediabile.
In altri termini, il concorrente che intenda presentare un prodotto o servizio equivalente a quello richiesto incontra comunque il limite della difformità del bene rispetto a quello descritto dalla lex specialis.
È quanto affermato dal Consiglio di Stato, Sez. III, nella sentenza n. 6306 del 28 giugno 2023, relativamente ad una controversia sorta sulla procedura aperta, ai sensi dell’art. 60 del d.lgs. n. 50/2016, per l’affidamento della fornitura di iniettori di mezzi di contrasto a noleggio e relativo materiale di consumo occorrenti alle AA.SS.LL. e, in particolare, lotto n. 4, relativo alla “Fornitura di sistemi di iniezione peristaltici di mezzi di contrasto per procedure radiografiche tomografiche.
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