PNRR tra d.l. 76/2020 e nuovo codice appalti dopo la conversione del Decreto PNRR-3 (Parte II)

A cura di Stefano Usai

Stefano Usai 31 Maggio 2023
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Gli appalti del PNRR/PNC, quindi, come evidenziato nella prima parte impongono al RUP uno sforzo istruttorio impegnativo – per i diversi riferimenti normativi da presidiare – nel caso in cui la procedura di affidamento/aggiudicazione venisse avviata a far data dall’efficacia del codice del 2023 (prevista per il 1° luglio).

Le norme del d.l. 76/2020 che, con il d.l. 13/2023 convertito con legge 41/2023, risultano ad efficacia “posposta” quanto ad applicazione almeno fino al 31/12/2023 dovranno essere “interfacciate” -pur non in tutti i casi – non con il codice del 2016 ma con il nuovo impianto normativo.

Ulteriori aspetti del sottosoglia comunitario

Confermata l’applicazione delle procedure “emergenziali (artt. 1 e 2, tranne comma 4 del d.l. citato) le norme da applicare saranno quelle del nuovo impianto normativo, con sostanziali differenze, tra queste (per limitarsi agli aspetti di maggior rilievo)

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Vedi anche

PNRR tra d.l. 76/2020 e nuovo codice appalti dopo la conversione del Decreto PNRR-3 (Parte I)

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