PNRR e tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni

A cura di Enzo Cuzzola

Enzo Cuzzola 9 Settembre 2022
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Come è noto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia definisce, oltre ad un ampio programma di investimenti, un pacchetto di riforme cosiddette “abilitanti” per le quali, al pari degli investimenti, vengono stabiliti precisi obiettivi e traguardi, cadenzati temporalmente, al cui conseguimento è subordinata l’assegnazione delle risorse del PNRR, previa verifica semestrale.

Tra le riforme abilitanti del PNRR, che l’Italia si è impegnata a realizzare, in linea con le raccomandazioni della Commissione europea, è prevista la Riforma n. 1.11 relativa alla “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie”.

La riforma prevede il conseguimento di specifici obiettivi di performance (milestone e target), fissati nell’ambito di un cronoprogramma di attuazione, fra i quali il raggiungimento del rispetto dei tempi di pagamento previsti dalla normativa nazionale ed europea entro il quarto trimestre 2023, con conferma nel 2024.

Ai fini della verifica dei predetti obiettivi, sono stati definiti precisi criteri operativi di misurazione (operational arrangements) basati su indicatori elaborati sui dati della piattaforma dei crediti commerciali (PCC), relativi all’indicatore di riduzione del debito pregresso e del ritardo annuale dei pagamenti.

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