Sulla comprensione e portata delle infauste sorti che possono spettare alle opere pubbliche, quando un rischio non è preventivato e gestito, ci aiuta il “Regolamento recante le modalità di redazione dell’elenco-anagrafe delle opere pubbliche incompiute, di cui all’articolo 44-bis del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214” (Decreto MIT del 13 marzo 2013, n. 42).
L’articolo 1 del Decreto descrive i pericoli più frequenti che minano l’iter di realizzazione dell’opera pubblica nello scenario di rischio più impattante, quello che provoca il blocco dell’opera senza possibilità di raggiungere alcun tipo di obiettivo, tanto da richiedere la programmazione di un nuovo progetto con abbandono del precedente:
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