OMS approva la risoluzione, di iniziativa anche italiana, sulla trasparenza dei prezzi dei farmaci

L’Assemblea Generale dell’OMS ha approvato a fine maggio una risoluzione per migliorare le condizioni di trasparenza e la pubblicità delle informazioni nei procedimenti nazionali di formazione e negoziazione dei prezzi dei farmaci.

Roberto Bonatti 26 Giugno 2019
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L’Assemblea Generale dell’OMS ha approvato a fine maggio una risoluzione per migliorare le condizioni di trasparenza e la pubblicità delle informazioni nei procedimenti nazionali di formazione e negoziazione dei prezzi dei farmaci.

La risoluzione impegna gli Stati ad implementare strumenti di scambio pubblico di informazioni e di dati sui prezzi reali dei farmaci pagati da ciascuna autorità pubblica e da altri acquirenti di prodotti farmaceutici, nonché ad aumentare la trasparenza sui brevetti dei farmaci, delle sperimentazioni cliniche e di altri elementi che possano avere impatto determinante sul prezzo dei farmaci stessi.

L’obiettivo è quello di far sì che, all’atto della negoziazione del prezzo, le autorità pubbliche abbiano un quadro di dati il più completo possibile.

La proposta approvata dall’Assemblea Generale era stata elaborata da un gruppo di Stati, tra cui l’Italia e altri Stati dell’UE, tra cui Spagna, Grecia, Portogallo, Malta, Lussemburgo.

Di parere contrario invece Germania, Regno Unito e, fuori dall’UE, Giappone, i cui sistemi sanitari dipendono non tanto dal prezzo negoziato ma da sconti applicati al farmaco e che pertanto avevano chiesto un rinvio della discussione per meglio approfondire le ricadute interne della proposta invece approvata.

La proposta, ancorché non originata dagli Stati Uniti, ne ha ottenuto però l’appoggio decisivo ed incondizionato, in quanto vista come misura per combattere alcune storture che si verificano in quel sistema, dove la negoziazione è di fatto assente ed il prezzo determinato unilateralmente dal produttore.

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