Finalità principale è quella di individuare, quantificare e sperimentare gli indici di rischio che possano consentire la misurazione e il contrasto alla corruzione
a cura dell’Avv. Stefano Maria Sisto
Cultore della materia in diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari “A.Moro”
In data 20 novembre 2017 è stato stipulato un protocollo d’intesa, di durata triennale, tra ANAC, Agenzia per la Coesione Territoriale e Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ISTAT ed i Ministeri dell’Economia, dell’Interno e della Giustizia.
Finalità principale è quella di individuare, quantificare e sperimentare gli indici di rischio che possano consentire la misurazione e il contrasto dei fenomeni corruttivi sulla base di quanto già avviene a livello europeo.
Si tratta di un protocollo “aperto” al quale anche altre Amministrazioni pubbliche avranno la possibilità di aderire successivamente e che si inserisce nell’ambito del PON “Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020”.
In particolare, il protocollo mira ad utilizzare una “strumentazione analitica” volta a misurare tali fenomeni e tale misurazione avverrà a livello territoriale e individualmente per ogni tipo di Amministrazione dello Stato con l’ambizioso obiettivo di fornire un criterio e un metodo di individuazione che possano costituire un punto di riferimento per gli operatori dell’area europea.
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