L’individuazione del contratto collettivo da applicare negli appalti

A cura di Salvio Biancardi

Salvio Biancardi 11 Giugno 2024
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Una delle questioni più delicate poste nel nuovo Codice dei contratti pubblici riguarda l’identificazione del corretto contratto collettivo, di maggior tutela, che l’operatore economico deve applicare ai propri dipendenti nell’esecuzione dell’appalto.
Le tipologie di appalto per le quali è necessaria tale individuazione sono quelle di lavori, di servizi (fatta eccezione per gli appalti di natura intellettuale) e gli appalti di forniture con posa in opera (quindi, vengono eccettuate le forniture che non richiedono detto ulteriore servizio).

L’adempimento deve essere ottemperato anche in caso di affidamenti diretti, come rammentato dal Ministero delle Infrastrutture, nel parere n. 2301 del 26 febbraio 2024, ove ha sostenuto che “…Tanto premesso, il principio in esame non può non trovare applicazione anche negli affidamenti diretti, seppur con la precisazione secondo cui – visto il co. 2 del citato art. 11 d.lgs. 36/2023 – la mancanza di un bando o di invito di gara sembra produrre una apparente disapplicazione del comma citato per l’affidamento diretto”.

A completamento del presente contributo si fornisce una flow chart riepilogativa che evidenzia i principali adempimenti da ottemperare.

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