Se qualcuno si era illuso di poter andare, con l’emanazione del d.lgs. 36/2023, verso una stagione di maggiori chiarezze nell’ambito dei contratti pubblici ha dovuto subire una grave disillusione appena uscite le bozze del codice la cui debolezza è stata pienamente confermata dalla definitiva pubblicazione in Gazzetta. Ora, ad 8 mesi di distanza, si sta materializzando il secondo e forse definitivo colpo di grazia alla possibilità di poter disporre, in questo Paese, di un quadro normativo dei contratti pubblici che possa servire a creare sviluppo attraverso percorsi trasparenti, efficaci e di facile applicazione.
Con il d.lgs. 163/2006 ed il successivo d.P.R. 207/2010 (regolamento attuativo emanato “solo” 4 anni dopo la pubblicazione del codice) si poteva sperare fosse stata gettata una base dalla quale far partire degli impianti normativi accettabili ma, purtroppo, la speranza è andata definitivamente perduta.
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