Le gare d’appalto. Strategie per le imprese – n.2/2024

Il nuovo periodico dedicato alle imprese che partecipano agli appalti pubblici

26 Settembre 2024
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Le Gare d’appalto numero 2/2024 26 settembre 2024.pdf 917 KB

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Premessa: una questione di metodo

La prima volta che ho letto il testo del “nuovo” Codice appalti mi è saltata subito all’occhio una novità: la scomparsa dei raggruppamenti verticali e misti.

E ciò mi ha preoccupato, perché i raggruppamenti verticali e misti erano uno strumento della mia quotidianità.

Lo erano per soddisfare i requisiti di partecipazione. Ma, soprattutto, lo erano per limitare le responsabilità. Perché, quando si partecipava in un raggruppamento verticale o misto, si poteva essere responsabili solo di alcune prestazioni.

Se partecipavo ad una gara con un’impresa nuova, magari la cui affidabilità non mi fosse certa, potevo limitare la responsabilità dell’impresa, far sì che essa rispondesse solo dei propri errori, o solo degli errori di alcuni. Questo aspetto era essenziale, soprattutto quando si partecipava a gare del settore ospedaliero, dove purtroppo anche l’evento morte poteva essere contestato (e col quale, per fortuna, non mi sono mai dovuto confrontare).

Eppure i riflessi e le conseguenze di questa novità mi sono sembrati molto sottovalutati.

Si è parlato molto di principio del risultato. Si è parlato molto di anomalia dell’offerta, di affidamenti diretti. Di raggruppamenti poco o nulla.
Questo, probabilmente, riflette un grave errore spesso commesso: vedere la gara come uno strumento separato dall’esecuzione. Ed è un errore che ho visto pagare da imprese che pur di vincere promettevano qualsiasi cosa (la relazione promette la luna, l’esecuzione ci lascia a terra: è la sensazione che si vive spesso dal lato della pubblica amministrazione) per poi subire penali, contestazioni, risoluzioni.

Ecco perché ritengo così importante parlare di un argomento di nicchia: perché non considerarlo può avere gravi ripercussioni sulla strategia e sulla vita dell’impresa. Ed è giusto conoscerlo, per sapere quali rischi si affrontano e come prevenirli. Perché lavorare con altri, che si parli di un ufficio o di un contratto di appalto, può essere un vantaggio per conseguire ottimi risultati, ma può anche produrre gravi danni. E, non mi stancherò mai di dirlo, in un settore come quello della contrattualistica pubblica i danni è meglio prevenirli che affrontarli.

In quest’ottica nel presente numero parleremo anche di costi della manodopera e di come gestirli. L’errore di calcolo nella presentazione dell’offerta può avere conseguenze nefaste, ma in alcuni casi può essere anche corretto. Entro quali limiti possiamo farlo ci fa anche comprendere fino a che punto possiamo affidarci ad un calcolo impreciso ma non aleatorio.
Seguono, come sempre, domande e risposte ad alcuni quesiti, gli aggiornamenti normativi e qualche suggerimento su clausole da inserire nei contratti di subappalto.

Una buona, e spero anche piacevole, lettura.

In questo numero

Approfondimento
La responsabilità solidale nei raggruppamenti: i rischi del nuovo Codice e la scomparsa dei raggruppamenti verticali e misti

Consigli operativi
I costi della manodopera: dalla dichiarazione all’anomalia. Come gestirli

Domande e risposte
– Aggiornamenti normativi
– Suggerimenti per la redazione di atti

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