1. L’avvalimento premiale prima dell’entrata in vigore del d.lgs. 36 del 2023
L’avvalimento premiale consiste in un prestito di risorse da parte di un’impresa ausiliaria a favore di altro operatore economico che partecipa a una procedura di affidamento di un contratto pubblico, con il fine di migliorare l’offerta”.
La giurisprudenza della Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha chiarito i termini di un possibile ricorso all’avvalimento premiale nella disciplina del codice previgente:
“Come noto, prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, questa Sezione aveva più volte affermato l’ammissibilità dell’avvalimento c.d. “premiale”, in virtù del quale l’avvalimento interviene sia nell’integrazione di un requisito di partecipazione che nel riconoscimento di punteggio nell’ambito della valutazione dell’offerta tecnica formulata tenendo in considerazione le competenze, le risorse e le capacità effettivamente trasferite dall’ausiliaria all’ausiliata” (Consiglio di Stato, Sez. V. 28 maggio 2024, n. 4732).
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L’avvalimento premiale e le novità del decreto correttivo
A cura di Ornella Cutajar e Carla Ragionieri
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