L’articolo analizza le modifiche previste dallo schema di Decreto Legislativo recante “Disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36, approvato nella seduta del Consiglio dei Ministri del 21.10.2024 (di seguito solo “correttivo al codice”), relativamente al corrispettivo da riconoscere all’esecutore dei lavori, a titolo anticipazione contrattuale.
L’articolo passa inoltre in rassegna alcune problematiche applicative (e dubbi interpretativi, non affrontati con il correttivo) dell’istituto in analisi, anche sulla scorta di alcuni recenti pareri forniti sull’argomento dal Supporto Giuridico del M.I.T.
Premessa
Diverse sono le modifiche previste dallo schema di correttivo all’attuale codice dei contratti pubblici; di tali modifiche, una parte significativa riguarda le norme relative all’esecuzione dei contratti (Parte VI – Dell’esecuzione – artt. da 113 a 126) del D. Lgs n. 36/2024.
In particolare, le modifiche che riguardano l’anticipazione (disciplinata attualmente dal co. 1, dell’articolo 125 del D. Lgs n. 36/2023) sono previste dall’articolo 39, comma 1 dello schema di correttivo al codice.
Nell’articolo, al fine di agevolare l’analisi delle modifiche previste dal correttivo e per i diversi argomenti trattati verrà messo a confronto l’attuale norma con le corrispondenti modifiche previste.
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