Con il recente parere n. 3225/2025, l’ufficio legale di supporto del Ministero delle Infrastrutture affronta uno dei quesiti – sull’affidamento diretto – probabilmente di maggiore attualità ovvero della possibilità (e con quale disciplina da applicare) di far precedere il procedimento semplificato da un avviso pubblico a manifestare interesse.
È noto che la questione dell’articolazione/aggravamento dell’affidamento diretto, attraverso forme di “competizione” tra operatori è oggetto di frequente intervento da parte del giudice che, soprattutto con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato, (Sez. V). n. 366/2025 tende ad individuare, piuttosto, forme di piccola evidenza pubblica che – nella circostanza specifica – non è stata annullata (nonostante si parlasse di affidamento diretto che in realtà non era tale) probabilmente per l’adesione ad un principio del risultato che tende a fare valere la sostanza sulla forma sempre che il RUP non abbia commesso macroscopici errori (ad esempio nella “valutazione” dei preventivi).
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