Ciò determina una serie di conseguenze giuridiche non secondarie con specifico riferimento ai contratti pubblici.
In effetti, le normative specifiche volte a contenere le conseguenze negative dell’emergenza erano strettamente connesse al permanere di quest’ultima e, quindi, sono sostanzialmente ormai prive di effetto.
In particolare, alcune previsioni sono state abrogate (per esempio, il d.l. 2.03.2020, n. 9 Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-1), mentre altre sono sostanzialmente state private di effetti: ci si riferisce al d.l. n. 34/2020 , il quale specificava che le misure ivi previste si applicavano all’eventuale “calo del fatturato conseguito dal concessionario per i singoli mesi interessati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19” e che rilevano “ per il solo periodo interessato dalla citata emergenza”. Analogamente, la legge n. 120/2020 si riferiva alle ipotesi in cui “dall’adeguamento alle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 derivi un incremento di prezzo superiore al 20 per cento del valore del contratto iniziale”.
Link utili
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Delibera A.N.AC. 11/5/2022 n. 227
Indicazioni in merito all’incidenza delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica adottate in Cina e della situazione bellica in Ucraina sul regolare adempimento delle obbligazioni assunte nell’ambito di contratti pubblici
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