È uno dei temi che, nel settore, più fa discutere: l’accordo quadro. L’argomento è stato ripreso anche dall’ANAC nella propria Relazione annuale 2023 presentata alla Camera dei Deputati lo scorso 14 maggio, ove l’Autorità ha dedicato un apposito paragrafo relativo all’incompletezza della documentazione progettuale alla base degli accordi quadro.
In particolare, tra i profili di carenza riscontrati nell’ambito dell’affidamento di accordi quadro, riguardanti lavori e servizi di progettazione, l’Autorità annovera espressamente la non adeguata esplicitazione delle prestazioni che dovranno essere svolte nell’ambito dei successivi contratti attuativi, rilevando a riguardo come l’inadeguata descrizione, negli atti di gara, delle opere e/o delle prestazioni da realizzare, possa comportare errori nella fase di elaborazione del prezzo offerto dai concorrenti con compromissione dei principi di libera concorrenza.
E ciò anche in relazione alla corretta determinazione dei requisiti speciali di partecipazione, con il conseguente restringimento ingiustificato del numero dei possibili partecipanti.
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In tema di accordo quadro nei servizi di ingegneria e architettura
A cura di Beatrice Armeli
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