Il ragionamento proposto è all’ingrosso il seguente: poiché i tecnici sono già remunerati mediante le risorse ed i meccanismi previsti dall’articolo 113, è giusto porre un limite, allora, alla percezione dei risultati sul Fondo, allo scopo di evitare sperequazioni con gli altri dipendenti.
Si tratta di una richiesta e di in ragionamento platealmente, non tanto illegittimi sotto molti aspetti, ma sostanzialmente irricevibili, soprattutto in riferimento al fine egualitario sottostante.
L’idea di fondo è profondamente erronea, laddove ritiene sia possibile e corretto gestire il risultato appunto su basi egualitarie. Ciò che è esattamente uno dei mali più profondi della gestione dei sistemi di valutazione e di incentivazione del lavoro pubblico.
I sindacati propongono del risultato una visione chiara: si deve trattare, nella sostanza, di una quattordicesima, sia pure mistificata da performance.
Premesso che poiché in media i compensi lordi per risultato nel comparto Funzioni Locali ammontano a 1003 euro annui (secondo il Conto annuale del personale al 2018) sarebbe in effetti opportuno smontare il complesso apparato e, appunto, dare una onesta quattordicesima a tutti, la normativa attualmente vigente, piaccia o non piaccia, è di segno diametralmente opposto alle richieste dei sindacati. Che, dunque, non andrebbero minimamente prese in considerazione.
Vediamone le ragioni.
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