Il Parternariato pubblico privato alla luce del nuovo Codice sui contratti pubblici

21 Luglio 2016
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S. Battiston (www.appaltiecontratti.it 21/7/2016)

Il 19 aprile 2016 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 50 del 2016 ovvero il cd. nuovo Codice degli appalti e delle concessioni (o Codice sui contratti pubblici) che ha sostituito integralmente il D.lgs. n. 163/2006 apportando notevoli semplificazioni ed introducendo la disciplina delle concessioni di lavori e servizi. Il nuovo testo normativo è intervenuto nel nostro ordinamento con spirito innovatore recependo le disposizioni contenute nella direttiva 2014/23/UE in ordine alle concessioni; al contempo il legislatore nazionale ha colto l’occasione, attraverso la Legge delega n. 11/2016, per meglio disciplinare gli istituti del Parternariato pubblico privato.

Ancor prima della legge delega era stata data attenzione a tali forme di collaborazione tra pubblico e privato attraverso il D.l. n. 102/2014 che, in attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, prevede espressamente che l’Enea favorisca “la partecipazione delle Banche e degli Istituti finanziari al finanziamento di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, anche attraverso la messa a disposizione di dati ed esperienze di partenariato pubblico-privato”.

La politica di coesione 2014 – 2020, inoltre, promuove lo sviluppo locale attraverso forme di tipo partecipativo con il coinvolgimento degli operatori economici locali in grado di meglio rappresentare le specifiche esigenze del territorio. La Commissione europea, in tal senso, aveva già individuato il partenariato pubblico privato come strategia per lo sviluppo e per la creazione di nuove infrastrutture e per la gestione dei servizi pubblici locali.

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Stefano Maini | 2020 Maggioli Editore

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