1. Il principio affermato: obbligo di scorporo e limiti alla ribassabilità dei costi della manodopera
Con la sentenza in commento, il TAR Abruzzo, sede di Pescara, interviene su uno dei temi che ancora alimentano significativi contrasti giurisprudenziali: la corretta individuazione dell’oggetto del ribasso e la possibilità o meno di qualificare i costi della manodopera come elementi strutturalmente non ribassabili, salvo casi eccezionali e debitamente motivati.
Il Collegio si colloca nel solco dell’interpretazione più rigorosa, affermando che, anche qualora inclusi nell’importo complessivo del contratto, i costi della manodopera devono essere necessariamente scorporati dalla base soggetta a ribasso percentuale.
Essi possono essere ridotti (ma senza incidenza sull’importo contrattuale) esclusivamente qualora l’operatore economico dimostri, in sede di verifica della congruità dell’offerta, una più efficiente organizzazione aziendale che consenta una riduzione dei costi senza compromettere gli standard di qualità e sicurezza del servizio.
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