Tematiche e regole contrattuali per appalti eseguiti con la metodologia BIM
Il BIM non è solo un fatto tecnico.
Il cambiamento di approccio alla progettazione, realizzazione e gestione delle opere, comporta anche un cambiamento di tipo giuridico.
Le clausole dei contratti e dei capitolati d’appalto non possono restare uguali.
Esse devono essere adeguate alle caratteristiche proprie degli strumenti e della metodologia BIM.
E questo è un fatto legale.
Sia perché il processo di conformazione al sistema BIM riguarda le tradizionali categorie giuridiche utilizzate negli appalti e la loro declinazione nel contratto (adempimento, inadempimento, ritardo, penale, subappalto, proprietà dei progetti…). Sia perché l’operazione, per la competenza richiesta, non può che essere eseguita dagli operatori del diritto.
L’idea di fondo è che le categorie giuridiche e gli assetti contrattuali dell’appalto tradizionale non devono essere abbandonati o stravolti.
Si tratta, invece, di assecondare innanzitutto la naturale capacità del diritto di assorbire le nuove metodologie esecutive dentro categorie generali che resistono da tempo.
E poi di studiare, caso per caso – con il necessario supporto giuridico specialistico – il singolo appalto e le esigenze del committente e dell’appaltatore, per tradurle in una regolamentazione contrattuale che risponda alla metodologia BIM.
Il tutto cercando di non disorientare committente e appaltatore ma di armonizzare il BIM all’interno di regole e comportamenti familiari alla filiera della costruzioni.
Il BIM nel settore delle opere pubbliche Videoconferenza in diretta a cura di Cristian Barutta e Andrea Versolato Martedì 9 aprile dalle 9:30 alle 11:00 |
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento