Guida al nuovo Codice dei contratti pubblici

Commento alla nuova disciplina con tabelle esplicative e quadri sinottici

12 Maggio 2016
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Nella G.U. del 19 aprile scorso è stato pubblicato il d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recante il nuovo Codice dei contratti pubblici, entrato in vigore lo stesso giorno della pubblicazione. Il Governo ha così mancato, anche se per un solo giorno, l’obiettivo di garantire il recepimento delle direttive comunitarie entro il biennio dalla loro pubblicazione. L’affanno governativo nella corsa contro il tempo per rispettare la fatidica data si è percepito anche nella frenetica successione, negli ultimi giorni, di versioni affatto diverse del Codice, specie per la disciplina del sotto-soglia e del regime transitorio.

Il nuovo Codice è così entrato in vigore senza alcun periodo di vacatio legis, a differenza del d.lgs. 163/2006 per il quale fu previsto un periodo di 60 giorni. L’assenza di un adeguato periodo di metabolizzazione del nuovo testo da parte degli operatori è stato stigmatizzato anche dal Consiglio di Stato nel noto parere del 1°aprile 2016, n. 855, e costituirà comprensibilmente l’elemento di maggiore criticità nel breve periodo per l’applicazione della riforma.

Si apre così una “nuova era” nel settore dei contratti pubblici, dopo la decade 2006-2016 del Codice de Lise. Per usare le parole del Consiglio di Stato, il recepimento delle tre direttive europee ha costituito un’occasione e una sfida per un ripensamento complessivo del sistema degli appalti pubblici in Italia, in una nuova filosofia che coniuga flessibilità e rigore, semplificazione ed efficienza, con la salvaguardia di insopprimibili valori sociali e ambientali.

In estrema sintesi:
– un codice “snello” che lasci ampio spazio ad atti attuativi, necessita che gli atti attuativi siano chiari, conoscibili, tempestivi, coordinati tra loro;
– la maggiore discrezionalità delle stazioni appaltanti postula che si operi con immediatezza la riduzione del loro numero, la centralizzazione della committenza, la loro qualificazione rigorosa, e che gli strumenti di controllo siano effettivi ed efficaci;
– il combinato disposto della suddivisione in lotti con la maggior flessibilità delle regole per gli appalti sotto-soglia, aumentando considerevolmente “la cifra economica” degli affidamenti sotto-soglia, postula un assoluto rigore dei controlli e trasparenza delle procedure, e non consente arretramenti sul piano della tutela giurisdizionale.

Il nuovo volume a cura dell’avv. Alessandro Massari “Guida al nuovo Codice dei contratti pubblici” affronta la nuova disciplina degli appalti pubblici, con particolare riguardo a temi quali la centralizzazione e la qualificazione, i comuni non capoluogo, le procedure sotto-soglia e il ritorno dell’esclusione automatica per gli appalti sotto-soglia, sempre con riguardo alle questioni operative che si pongono nell’immediato dell’entrata in vigore del nuovo Codice.

 

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