Decreto milleproroghe 2018: il testo in G.U.

Proroga di termini previsti da disposizioni legislative

26 Luglio 2018
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Pubblicato nella G.U. n.171 del 25/07/2018 il testo del DL 25/7/2018, n.91 c.d. decreto milleproroghe.

Il provvedimento entra in vigore giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

Di seguito il testo.

Decreto Legge 25/7/2018 n. 91 (G.U. 25/7/2018 n. 171)

Proroga di termini previsti da disposizioni legislative

 IL PRESIDENTE DELLA REPUBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di provvedere alla proroga e definizione di termini di prossima scadenza al fine di garantire la continuita’, l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa e l’operativita’ di fondi a fini di sostegno agli investimenti, nonche’ di provvedere alla proroga di termini per il completamento delle operazioni di trasformazioni societarie e di conclusione degli accordi di gruppo previste dalla normativa in materia di banche popolari e di banche di credito cooperativo;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 24 luglio 2018;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;

Emana
il seguente decreto-legge:

Articolo 1
Proroga di termini in materia di enti territoriali1. All’articolo 4, comma 6-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2016, n. 21, al primo e al terzo periodo, le parole «Per gli anni 2016 e 2017» sono sostituite dalle seguenti: «Per gli anni 2016, 2017 e 2018».
2. Il mandato dei presidenti di provincia e dei consigli provinciali in scadenza tra la data di entrata in vigore del presente decreto-legge e il 31 ottobre 2018 e’ prorogato fino a tale data, anche in deroga a quanto previsto dall’articolo 1, commi 65 e 69, della legge 7 aprile 2014, n. 56, e le elezioni per il rinnovo delle cariche predette si tengono il 31 ottobre 2018, contestualmente alle elezioni del rispettivo consiglio provinciale o presidente di provincia, qualora sia in scadenza per fine mandato entro il 31 dicembre 2018.
Articolo 2
Proroga di termini in materia di giustizia1. All’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 216, le parole «dopo il centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto» sono sostituite dalle seguenti: «dopo il 31 marzo 2019».
2. L’efficacia delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 77, 78, 79 e 80, della legge 23 giugno 2017, n. 103, fatta salva l’eccezione di cui al comma 81 dello stesso articolo 1 per le persone che si trovano in stato di detenzione per i delitti ivi indicati, e’ sospesa dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino al 15 febbraio 2019.
3. All’articolo 10, comma 1, del decreto legislativo 19 febbraio 2014, n. 14, le parole «31 dicembre 2016» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2021», conseguentemente, il termine di cui al comma 13 del medesimo articolo 10 del decreto legislativo n. 14 del 2014, limitatamente alla sezione distaccata di Ischia, e’ prorogato al 1° gennaio 2022.
Articolo 3
Proroga di termini in materia di ambiente1. Il termine per la denuncia del possesso di esemplari di specie esotiche invasive di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230, iscritte nell’elenco dell’Unione alla data di entrata in vigore del medesimo decreto, e’ prorogato al 31 agosto 2019.
Articolo 4
Proroghe di termini in materia di infrastrutture1. All’articolo 1, comma 165, quarto periodo, della legge 13 luglio 2015, n. 107, le parole: «entro il 30 settembre 2018» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 31 dicembre 2019».
2. All’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 19, la parola «2018», ovunque presente, e’ sostituita dalla seguente: «2019».
3. Le disposizioni di cui all’articolo 39, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, relative all’obbligatorieta’ della patente nautica per la conduzione di unita’ aventi motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a due tempi, si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Articolo 5
Proroga di termini in materia di politiche sociali1. All’articolo 10 del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, le parole «A decorrere dal 2018» sono sostituite dalle seguenti: «A decorrere dal 2019»;
b) al comma 3, primo periodo, le parole «e’ stabilita la data a partire dalla quale e’ possibile, in via sperimentale per un periodo di almeno sei mesi, accedere alla modalita’ di presentazione della DSU,» sono sostituite dalle seguenti: «e’ stabilita la data a partire dalla quale e’ possibile accedere alla modalita’ precompilata di presentazione della DSU, nonche’ la data a partire dalla quale e’ avviata una sperimentazione in materia,»;
c) il comma 4 e’ sostituito dal seguente: «4. A decorrere dal 1° gennaio 2019, la DSU ha validita’ dal momento della presentazione fino al successivo 31 agosto. In ciascun anno, a decorrere dal 2019, all’avvio del periodo di validita’ fissato al 1° settembre, i dati sui redditi e i patrimoni presenti in DSU sono aggiornati prendendo a riferimento l’anno precedente.».
Articolo 6
Proroga di termini in materia di istruzione e universita’1. Il termine previsto dall’articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2016, n. 95, come modificato dall’articolo 4, comma 5-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 19, e’ prorogato al 31 ottobre 2018.
2. All’articolo 19, comma 1, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, le parole «e 2017-2018» sono sostituite dalle seguenti: «, 2017-2018 e 2018-2019».
3. All’articolo 37, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, le parole «dall’anno scolastico 2018/19» sono sostituite dalle seguenti: «dall’anno scolastico 2019/2020. La validita’ delle graduatorie vigenti per l’anno scolastico 2017/18 e’ prorogata per l’anno scolastico 2018/2019 per le assegnazioni temporanee di cui all’articolo 24 e per le destinazioni all’estero sui posti che si rendono disponibili nell’ambito dei contingenti di cui agli articoli 18, comma 1, e 35, comma 2.
Articolo 7
Proroga di termini in materia di cultura1. All’articolo 1, comma 626, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, al primo periodo, dopo le parole «nell’anno 2017» sono inserite le seguenti: «e nell’anno 2018».
Articolo 8
Proroga di termini in materia di salute1. All’articolo 118, comma 1-bis, secondo periodo, del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, le parole «A decorrere dal 1° settembre 2018» sono sostituite dalle seguenti: «A decorrere dal 1° dicembre 2018».
2. All’articolo 8, comma 1-bis, secondo periodo, del decreto legislativo 3 marzo 1993, n. 90, le parole «A decorrere dal 1° settembre 2018» sono sostituite dalle seguenti: «A decorrere dal 1° dicembre 2018».
3. All’articolo 2, comma 67-bis, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, al quinto periodo, le parole «e per l’anno 2017», sono sostituite dalle seguenti: «, per l’anno 2017 e per l’anno 2018».
4. All’articolo 16 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, primo periodo, le parole «nel periodo 2015-2017», sono sostituite dalle seguenti: «nel periodo 2018-2020»;
b) al comma 2-bis, le parole «Nel periodo 2015-2017» sono sostituite dalle seguenti: «Nel periodo 2018-2020».
Articolo 9
Proroga di termini in materia di eventi sismici1. All’articolo 1-septies del decreto-legge 29 maggio 2018, n. 55, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2018, n. 89, le parole «centottanta giorni» sono sostituite dalle parole: «trecento giorni».
2. All’articolo 1, comma 436-bis, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) alla lettera b), dopo le parole «2018» sono aggiunte le seguenti: «e l’anno 2019»;
b) la lettera c) e’ soppressa.
Articolo 10
Proroga di termini in materia di sport1. Al fine di consentire l’ultimazione delle opere previste per l’Universiade Napoli 2019, il termine previsto dall’articolo 1, comma 378, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e’ prorogato al 31 maggio 2019, e al comma 375, del medesimo articolo, le parole da: «con decreto del Presidente» sino a: «il quale opera» sono sostituite dalle seguenti: «il Direttore dell’Agenzia regionale Universiade 2019 (ARU) e’ nominato commissario straordinario». Conseguentemente, all’articolo 1, comma 379, della legge n. 205 del 2017, il terzo e quarto periodo sono sostituiti dai seguenti: «Il commissario, previa intesa con il sindaco in caso di interventi da realizzare nell’ambito territoriale del comune di Napoli, assicura la realizzazione degli interventi di cui al comma 375. A tale scopo e’ costituita una cabina di coordinamento, della quale fanno parte il commissario straordinario, il Presidente della Regione Campania o un suo delegato e i sindaci delle citta’ capoluogo di provincia della Campania o loro delegati nonche’ dei comuni ove vengano localizzati gli interventi, il presidente della FISU, il presidente del CUSI, il presidente del CONI o un suo delegato e il presidente dell’ANAC o un suo delegato.».
Articolo 11
Proroga di termini in materia di banche popolari e gruppi bancari  cooperativi1. All’articolo 2, del decreto-legge 14 febbraio 2016, n.18, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 aprile 2016, n. 49, al comma 1, secondo periodo, e al comma 2, primo periodo, le parole «90 giorni» sono sostituite dalle seguenti: «180 giorni»; all’articolo 1, comma 2, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, le parole «18 mesi dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di attuazione emanate dalla Banca d’Italia ai sensi del medesimo articolo 29» sono sostituite dalle seguenti: «il 31 dicembre 2018».
2. All’articolo 37-bis, del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, lettera a), la parola «maggioritaria» e’ sostituita dalle seguenti: «pari ad almeno il sessanta per cento»;
b) dopo il comma 2, e’ inserito il seguente: «2-bis. Lo statuto della capogruppo stabilisce che i componenti dell’organo di amministrazione espressione delle banche di credito cooperativo aderenti al gruppo siano pari alla meta’ piu’ due del numero complessivo dei consiglieri di amministrazione.»;
c) al comma 3, lettera b), alinea, dopo le parole «finalita’ mutualistiche» sono inserite le seguenti: «e del carattere localistico delle banche di credito cooperativo»;
d) al comma 3, lettera b), n. 1, dopo le parole «obiettivi operativi del gruppo» sono inserite le seguenti: «, tenendo conto di quanto previsto dal comma 3-bis,»;
e) dopo il comma 3, sono inseriti i seguenti:
«3-bis. Con atto della capogruppo e’ disciplinato il processo di consultazione delle banche di credito cooperativo aderenti al gruppo in materia di strategie, politiche commerciali, raccolta del risparmio ed erogazione del credito nonche’ riguardo al perseguimento delle finalita’ mutualistiche. Al fine di tener conto delle specificita’ delle aree interessate, la consultazione avviene mediante assemblee territoriali delle banche di credito cooperativo, i cui pareri non sono vincolanti per la capogruppo.
3-ter. Le banche del gruppo che, sulla base del sistema di classificazione del rischio adottato dalla capogruppo, si collocano nelle classi di rischio migliori: a) definiscono in autonomia i propri piani strategici e operativi, nel quadro degli indirizzi impartiti dalla capogruppo e sulla base delle metodologie da quest’ultima definite; b) comunicano tali piani alla capogruppo che ne verifica la coerenza con i citati indirizzi; c) nominano i componenti dei propri organi di amministrazione e controllo e, in caso di mancato gradimento della capogruppo, sottopongono alla stessa, ai fini della sostituzione di ogni componente non gradito, una lista di tre candidati diversi da quelli gia’ indicati nella medesima procedura di nomina, fermi restando i requisiti di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze adottato ai sensi dell’articolo 26. Ogni atto della capogruppo di specificazione del sistema di classificazione del rischio previsto nel contratto di coesione e’ sottoposto all’approvazione preventiva della Banca d’Italia.»;
f) al comma 7, alinea, prima delle parole «Il Ministro dell’economia e delle finanze» e’ inserito il seguente periodo: «Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, puo’ essere stabilita una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societa’ capogruppo diversa da quella indicata al comma 1, lettera a), tenuto conto delle esigenze di stabilita’ del gruppo.»;
g) al comma 7, la lettera b) e’ soppressa.».
Articolo 12
Proroga Fondo di cui all’articolo 37, secondo comma, del decreto-legge 26 ottobre 1970, n. 745, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 1970, n. 10341. Al fine di consentire il proseguimento per l’anno 2018 delle attivita’ di sostegno alle esportazioni italiane gia’ finanziate con l’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, al Fondo di cui all’articolo 37, secondo comma, del decreto-legge 26 ottobre 1970, n.745, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 1970, n. 1034, e’ attribuito l’importo di 160 milioni di euro per l’anno 2018, di 125 milioni di euro per l’anno 2019, e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032.
2. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 160 milioni di euro per l’anno 2018, a 125 milioni di euro per l’anno 2019 e a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032, che aumentano a 27,6 milioni di euro per l’anno 2020, 27,4 milioni di euro per l’anno 2021, a 6,4 milioni di euro per l’anno 2022, a 17,2 milioni di euro per l’anno 2023, a 33,4 milioni di euro per l’anno 2024, a 54,9 milioni di euro per l’anno 2025, a 55,5 milioni di euro per l’anno 2026, a 55,1 milioni di euro per l’anno 2027, a 53,3 milioni di euro per l’anno 2028, a 47,1 milioni di euro per l’anno 2029, a 39,7 milioni di euro per l’anno 2030, a 31,4 milioni di euro per l’anno 2031, a 25,8 milioni di euro per l’anno 2032, ai fini della compensazione degli effetti in termini di fabbisogno e indebitamento netto, si provvede:
a) quanto a 150 milioni di euro per l’anno 2018 e a 110 milioni di euro per l’anno 2019, mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo di cui all’articolo 37, comma 6, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89;
b) quanto a 10 milioni di euro per l’anno 2018 e a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2032, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2018-2020, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2018, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero;
c) quanto a 12,6 milioni di euro per l’anno 2020, 10,4 milioni di euro per l’anno 2021, a 2,2 milioni di euro per l’anno 2023, a 18,4 milioni di euro per l’anno 2024, a 39,9 milioni di euro per l’anno 2025, a 40,5 milioni di euro per l’anno 2026, a 40,1 milioni di euro per l’anno 2027, a 38,3 milioni di euro per l’anno 2028, a 32,1 milioni di euro per l’anno 2029, a 24,7 milioni di euro per l’anno 2030, a 16,4 milioni di euro per l’anno 2031, a 10,8 milioni di euro per l’anno 2032, mediante corrispondente utilizzo del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189.
3. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Articolo 13
Proroga di termini in materia di finanziamento degli investimenti e di sviluppo infrastrutturale del Paese1. All’articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ultimo periodo, le parole da «sono da adottare» fino alla fine, sono sostituite dalle seguenti: «sono adottati entro il 31 ottobre 2018».
Articolo 14
Entrata in vigore1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara’ presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

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