Premessa
La natura di un correttivo, come suggerisce la stessa denominazione, è quella di intervenire su un testo al solo fine di correggerne gli errori.
Refusi, clausole non chiare, interpretazioni giurisprudenziali non conformi alla volontà del legislatore, difficoltà applicative: questi sono, in teoria, gli elementi su cui interviene.
Il correttivo era stato dichiaratamente volto ad intervenire solo su questi aspetti: nelle prime anticipazioni si era parlato di un intervento chirurgico volto ad intervenire solo su singoli e limitati aspetti.
Il testo però approvato dal Consiglio dei Ministri in sede di esame preliminare (e che potrebbe quindi subire modifiche) va ben oltre questo, con interventi che seguono un nuovo indirizzo politico. Emblematica, in tal senso, la creazione di appalti riservati alle PMI e di obblighi di subappalto in loro favore.
Elementi, questi, che potrebbero però esporre il testo al vizio dell’eccesso di delega, dato che la legge 78 del 2022 abilita l’adozione di <<correzioni e integrazioni che l’applicazione pratica renda necessarie od opportune>>, evidenziando quindi che il correttivo dovrebbe risolvere le problematiche applicative del Codice e non.
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