Pubblicato il secondo rapporto quadrimestrale elaborato dall’ANAC, più di 50mila gare pubbliche registrate: “Ora necessario digitalizzare tutta la filiera degli appalti”
Buone notizie dal fronte dei contratti pubblici: dopo la prevedibile flessione registrata nel I quadrimestre 2020 dovuta alla pandemia, tale mercato ha fatto registrare notevoli segnali di ripresa, tali da conseguire un risultato complessivo addirittura migliore rispetto al periodo precedente l’arrivo del Coronavirus.
È quanto risulta dal II rapporto quadrimestrale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, relativo alle procedure di affidamento perfezionate di importo pari o superiore a 40.000 euro nel periodo maggio-agosto 2020. Le procedure di gara pubbliche registrate in Italia in questo lasso temporale sono state ben 52.808, per un importo complessivo posto a base d’asta pari a 65,4 miliardi euro; un aumento rispetto al medesimo quadrimestre del 2019 pari al 4,1% come numero di gare e al 2,8% come valore economico.
Commentando tale risultato, il presidente dell’ANAC Giuseppe Busia ha voluto sottolineare il fondamentale apporto garantito dall’Autorità: “L’analisi congiunturale del mercato dei contratti pubblici dimostra che dopo il calo del primo quadrimestre 2020 dovuto alla prima ondata di Coronavirus vi sia stata una ripresa del settore, ripresa che l’Autorità ha sostenuto ed accompagnato sia con i provvedimenti ad hoc, sia fornendo continuamente alle pubbliche amministrazioni indicazioni su come operare nell’emergenza utilizzando al meglio le norme già contenute nel codice dei contratti. Ora – ha concluso Busia – dobbiamo e possiamo fare di più per rendere tutta la filiera degli appalti più snella e trasparente, efficiente ed efficace soprattutto in vista del Recovery Plan, semplificandola con la digitalizzazione ed una valorizzazione e condivisione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Un investimento per le future generazioni”.
>> IL SECONDO RAPPORTO QUADRIMESTRALE 2020 ANAC.
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