Consip ha attivato Il Sistema dinamico di acquisto (Sdapa) per Endoprotesi ortopediche e sistemi di osteosintesi, attraverso il quale le stazioni appaltanti potranno avviare appalti specifici per un valore di 600 milioni di euro in quattro anni. Già oggi sul sistema sono presenti 40 fornitori abilitati.
Per la strutturazione dello Sdapa, Consip si è avvalsa del fondamentale supporto tecnico della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) e dell’esperienza maturata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nell’ambito del progetto Registro Italiano Artroprotesi (RIAP).
All’interno dello Sdapa sono state implementate le schede tecniche relative alle “Protesi d’anca”, categorie merceologiche individuate dal DPCM del 24 dicembre 2015 per le quali è obbligatorio il ricorso a Consip o agli altri soggetti aggregatori per lo svolgimento della procedure di acquisizione. A seguire saranno inserite altre tipologie di endoprotesi ortopediche quali ginocchio, spalla, gomito, e altri.
Le schede tecniche realizzate per la protesi d’anca permetteranno alle strutture sanitarie pubbliche la predisposizione di appalti specifici suddivisi in lotti per “impianto tipo”. In particolare, sarà possibile mettere a gara, attraverso le schede tecniche principali, lotti di protesi di anca per impianto primario totale, parziale e di rivestimento, protesi di anca per impianto di revisione, protesi d’anca per impianto di grandi resezioni. Tali schede potranno essere compilate e personalizzate dalle stazioni appaltanti tante volte quanti sono i lotti – e quindi gli “impianti tipo” – necessari a coprire le proprie esigenze di approvvigionamento.
Per ciascuna delle suddette schede, inoltre, sarà possibile compilare ed associare le schede relative a strumentario chirurgico dedicato e assistenza tecnica specialistica in sala operatoria, a ciascuna delle quali sarà associata una base d’asta differente. I costi dello strumentario e dell’assistenza tecnica specialistica saranno dunque scorporati dal costo della singola protesi.
Le protesi d’anca, e le relative componenti, sono state classificate a partire dalla CND (Classificazione Nazionale dei Dispositivi Medici). Per la loro descrizione è stata presa a riferimento la tassonomia messa a punto dal Consorzio Internazionale dei Registri protesici, un’iniziativa della statunitense FDA (Food and Drug Administration), e acquisita dal RIAP nell’ambito di una collaborazione internazionale.
Con il contributo della SIOT e dell’ISS, sono stati inoltre introdotti alcuni dei criteri migliorativi che le stazioni appaltanti potranno associare a ciascun “impianto tipo”. Tali criteri garantiranno la più efficiente alimentazione della base di dati del RIAP, faciliteranno la tracciabilità dei dispositivi medici e consentiranno la valutazione dell’efficacia dei medesimi sulla scorta dei dati forniti dagli studi clinici.
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