Il Codice degli appalti pubblici: la difficile ricerca di un punto di equilibrio
L’Ufficio parlamentare di Bilancio ha pubblicato, in data 11 giugno, il Flash n. 2 titolato “Il Codice degli appalti pubblici: la difficile ricerca di un punto di equilibrio”
Il documento sintetizza gli elementi di novità del Codice rispetto alla precedente normativa in materia di lavori pubblici, le critiche e le richieste di modifica avanzate dagli operatori, e infine le misure principali del DL 32/2019, come modificato dal Senato in prima lettura.
La breve analisi sembra confermare che l’attuale processo di revisione del Codice non presenta una chiara direzione strategica che inserisca i due provvedimenti all’esame del Parlamento (decreto legge e disegno di legge delega) in una logica unitaria e coerente della modifica del settore.
Il Codice disegna, infatti, un delicato meccanismo complesso, fatto di pesi e di contrappesi, per conseguire finalità e obiettivi confliggenti (ad esempio, semplificazione e rapidità delle procedure di appalto e adeguato contrasto dei fenomeni corruttivi e criminali): una modifica normativa in una logica emergenziale che rafforzi il conseguimento di una finalità, potrebbe determinare l’indebolimento di un altro obiettivo, alterando il bilanciamento stabilito dalla legge delega e dal Codice.
D’altro canto, le frequenti modifiche del quadro normativo, senza una adeguata trasparenza del punto di arrivo perseguito, accrescono l’incertezza in cui si trovano ad operare le stazioni appaltanti della PA, rischiando di produrre l’effetto opposto di quello desiderato.
Anche la sospensione temporanea di alcune norme del Codice, introdotta in prima lettura al Senato, non sembra contribuire al rafforzamento della direzione strategica del provvedimento.
>> Leggi qui il testo completo del Flash dell’Ufficio parlamentare di Bilancio
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