Il nuovo governo, nella prima seduta, ha esaminato la legge provinciale 9 luglio 2019, n. 3 “Semplificazioni negli appalti pubblici” senza opporre veti
Nessuna impugnativa verrà proposta dal governo in relazione alla recente legge provinciale di semplificazione degli appalti pubblici.
Nella seduta del Consiglio dei Ministri dello scorso 5 settembre (che è stata anche la prima seduta del nuovo governo di recente nomina), infatti, la l.p. 9 luglio 2019, n. 3 “Semplificazioni negli appalti pubblici” ha ottenuto il “nulla osta” governativo e, quindi, non sarà sottoposta al vaglio della Consulta.
Ricordiamo che questa legge è stata adottata in concomitanza del decreto legge “sbloccacantieri” (il DL 18 aprile 2019, n. 32) al quale chiaramente è ispirato ma non mancano alcune differenze. In particolari, tra le semplificazioni “spinte” troviamo quelle inserite con l’articolo 14 della l.p. 3/2019 che sostituendo il comma 1 ed introducendo il comma 2 all’articolo 32 della l.p. 17 dicembre 2015, n. 16, consente di non effettuare le verifiche sui requisiti allorché vi sia, a monte, una domanda di abilitazione ai Bandi MEPAB o una domanda di iscrizione ad Alti o Elenchi di operatori economici che equivale a dichiarazione sul possesso dei requisiti (quindi senza necessità del DGUE) che vengono, invece, tenute aggiornate e sottoposte a verifiche a campione.
![]() Bolzano, 17 settembre 2019 |
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