Le nuove linee guida sul RUP adottate con la deliberazione n. 1007/2017 dell’ANAC, adeguate alle modifiche apportata al codice dal decreto legislativo correttivo, tra i vari ripensamenti (in particolare la ricalibratura sui requisiti) presenta almeno due aspetti su cui vale la pena di soffermarsi.
a cura di Stefano Usai
Uno attiene alla figura del RUP privo dei requisiti che può essere comunque incaricato dal dirigente/responsabile del servizio, purché in sinergia con altri dipendenti in possesso dei requisiti di cui il primo sia carente (una sorta di “avvalimento” anche per il responsabile unico del procedimento) oppure attraverso un supporto esterno che con le nuove linee guida appare ora davvero limitato.
Altro aspetto interessante attiene ad una modifica, pur chirurgica, in relazione al procedimento di valutazione dell’offerta (delle offerte) potenzialmente anomalo assegnato – ma si tratta di una conferma – al responsabile del procedimento nel caso di appalto da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa o secondo una valutazione rimessa alla stazione appaltante nel caso di appalto da aggiudicare con il criterio del minor presso.
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