Antonio D’Agostino
Antonio D’Agostino
Avvocato amministrativista e titolare dello studio omonimo in Roma (Studio Legale D’Agostino – www.avvocatodagostino.com). Esperto in contenzioso amministrativo in materia di gare per l’affidamento di contratti pubblici nonché in procedimenti precontenziosi e sanzionatori dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, edilizia e urbanistica, responsabilità amministrativa dei dipendenti pubblici per danno erariale (Corte dei Conti), disciplina degli enti locali e delle società partecipate, pubblico impiego, concorsi e abilitazioni, ambiente, energia e contrattualistica privata. Presta la propria attività professionale in favore di imprese, società organismi di attestazione, amministrazioni, enti pubblici e privati cittadini. È relatore in numerosi convegni e docente in Master universitari in materia di appalti pubblici. Collabora abitualmente con le principali riviste giuridiche ed è autore di numerosi contributi in materia di procedure per l’affidamento di contratti pubblici. Titolare e redattore del canale interattivo di aggiornamento gratuito #FocusAppalti (www.focusappalti.it)
Articoli dell’autore
Sul procedimento per il calcolo della soglia di anomalia e sul c.d. taglio delle ali: un sistema di prevenzione del fenomeno delle c.d. “offerte di appoggio”
Consiglio di Stato, Sez. VI, 17.10.2017 n. 4803
Mancata indicazione in offerta degli oneri della sicurezza alla luce del nuovo codice: automatismo espulsivo o irregolarità sanabile?
Commento alla sentenza del TAR Campania, Napoli, Sez. VIII, 3.10.2017 n. 4611
Sulla natura del principio di rotazione degli inviti negli appalti sotto soglia
Commento alla sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI, del 31 agosto 2017 n. 4125
Appalti pubblici e accesso agli atti: limiti oggettivi e differimento fino all’aggiudicazione
Commento alla sentenza del TAR Lazio, Roma, Sez. I ter, 25.7.2017, n. 8944
Appalti pubblici: sui casi in cui la stazione appaltante può attribuire il punteggio alle offerte attraverso il criterio della doppia riparametrazione
Commento alla sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 12.6.2017, n. 2852
La cessione del ramo d’azienda non comporta l’automatica caducazione dei requisiti di qualificazione posseduti dall’impresa cedente
Lo chiarisce l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la Sentenza 3.7.2017, n. 3