Il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato una legge, applicabile a tutti gli appalti pubblici e le concessioni della Regione, degli enti locali presenti nel suo territorio e di tutti gli enti e organismi strumentali, incluse le aziende sanitarie locali, relativo alla promozione della qualità del lavoro nell’esecuzione degli appalti pubblici.
Tra le novità di maggiore rilievo, che vengono analizzati nel testo che segue, si segnala la possibilità di inserire criteri premiali dell’offerta come il rispetto di un salario minimo (9 euro l’ora), l’assunzione dell’obbligo ad acquisire tutti i dipendenti dell’appaltatore uscente, l’adozione di misure di welfare aziendale per l’adozione di un salario minimo nei confronti dei propri dipendenti.
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Appalti pubblici e salario minimo: approvata la legge della Regione Puglia che ne consente l’utilizzo come criterio premiale
A cura di Vincenzo Laudani
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