Anomalo andamento dei lavori e calcolo dei danni

Mario Oscurato 17 Ottobre 2024
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L’articolo analizza le condizioni che danno diritto all’esecutore dei lavori di poter chiedere il risarcimento dei danni patiti in conseguenza di anomalo andamento dei lavori, nonché le modalità di calcolo dei danni conseguenti alle relative riserve; il tutto secondo quanto previsto dal vigente quadro normativo di riferimento.
 
Anomalo andamento dei lavori

 L’anomalo andamento dei lavori si verifica in tutti i casi in cui l’esecutore dei lavori, per effetto di fatti o colpe allo stesso non imputabili, non è messo nelle condizioni di realizzare la produzione (giornaliera, settimanale, mensile, ect), in termini economici così come ipotizzata in sede di formulazione dell’offerta alla gara e di contratto; in altri termini, si configura un danno all’appaltatore, risarcibile dallo stesso committente, per cause, non dipendenti dall’esecutore dei lavori, tali da rallentare o comunque alterare il regolare svolgimento delle attività secondo la programmazione prevista dagli elaborati progettuali (cronoprogramma dei lavori) ed il programma esecutivo di dettaglio redatto dallo stesso appaltatore ed approvato dal committente pubblico.

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