Tali contenuti dovranno costituire parte dell’aggiornamento del PTPC da predisporre entro il prossimo 31 gennaio.
L’ANAC, in attuazione del “Protocollo di azione, collaborazione e vigilanza collaborativa per la gestione e attuazione del Programma” stipulato con l’Autorità di gestione, avvierà una apposita attività di vigilanza per verificare il rispetto delle indicazioni fornite.
Cosa sono i Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti?
‘Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti’ è un programma nazionale che si colloca nell’ambito del Piano d’azione Coesione (Pac).
È stato avviato dal Ministro per la coesione d’intesa con la Commissione europea, per accelerare l’attuazione di programmi finalizzati a favorire la coesione tra le regioni dell’Unione europea riducendo le disparità esistenti. Il Ministero dell’Interno è l’amministrazione responsabile della gestione.
Il Programma nazionale
Ha una durata triennale, dal 2013 al 2015, prorogata al giugno 2017. La sua attuazione è stata affidata al ministero dell’Interno, individuato quale Autorità di Gestione responsabile. Le risorse stanziate sono destinate alle 4 regioni ricomprese nell’obiettivo europeo “Convergenza”: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.
La strategia del programma è quella di mettere in campo un intervento aggiuntivo rispetto alle risorse già disponibili. Di conseguenza, i beneficiari naturali del programma sono i comuni, perché soggetti responsabili dell’erogazione dei servizi di cura sul territorio. Essi potranno avere accesso alle risorse una volta soddisfatti i requisiti organizzativi e progettuali richiesti dai piani territoriali di riparto.
L’obiettivo è quello di potenziare nei territori ricompresi nelle 4 regioni l’offerta dei servizi all’infanzia (0-3 anni) e gli anziani non autosufficienti (over 65), riducendo l’attuale divario “offerta” rispetto al resto del Paese. La dotazione finanziaria di 730 milioni (400 per i servizi di cura all’infanzia e 330 agli anziani non autosufficienti) con la legge di Stabilità 2015 ha subito un taglio di oltre 102 milioni di euro, cosicché la dotazione attuale ammonta a 627 milioni di euro.
Le risorse saranno ripartite secondo piani regionali di intervento. Con questa scelta si vuole favorire la presentazione e l’attuazione di progetti differenziati in relazione alle diverse normative regionali e alle diverse realtà territoriali.
Primi e principali obbiettivi del programma sono:
1) servizi all’infanzia:
– ampliamento e consolidamento dell’offerta complessiva dei servizi (asili nido pubblici o convenzionati; servizi integrativi e innovativi) ed il loro riequilibrio territoriale (avvio dei servizi nelle aree dove questi sono molto deboli o inesistenti).?
2) servizi agli anziani non autosufficienti:
– ampliamento dell’offerta complessiva dei servizi domiciliari ovvero l’attivazione di tali servizi nelle aree dove questi sono molto deboli o inesistenti.
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