Affidamento diretto “puro” e motivazione nella giurisprudenza del Consiglio di Stato

A cura di Stefano Usai

Stefano Usai 8 Marzo 2022
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La recente sentenza del Consiglio di Stato (Sez. V), n. 1108/2022, di indubbio rilievo pratico/operativo per il RUP, conferma, a parere di chi scrive, che con l’affidamento diretto “puro” emergenziale si è in presenza di una fattispecie “particolare” di procedura di aggiudicazione in cui i classici principi in tema di affidamenti – dalla economicità all’efficacia/efficienza -, (e le principali preoccupazione del RUP) vengono “temporaneamente/parzialmente” (stante l’applicabilità fino al 30 giugno 2023) superati – o, in ogni caso, si assiste ad una sorta di retrocessione di detti cardini -, a tutto vantaggio della speditezza dell’azione amministrativa contrattuale.

In pratica, l’efficace/funzionalità/congruità etc dell’affidamento/spesa è determinata dallo “strumento” (procedura) utilizzata.

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