Abbandono delle varianti progettuali in sede di offerta: un passo avanti, ma che sia senza ritorno!

A cura di Paolo Capriotti

Paolo Capriotti 5 Settembre 2023
Modifica zoom
100%
L’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti segna un momento di profonda trasformazione nella gestione dei progetti pubblici, poiché introduce una serie di cambiamenti sostanziali, tra cui spicca la limitazione delle varianti progettuali in sede di offerta.

Il nuovo codice, focalizzando l’attenzione sulla sezione dedicata alle modalità di presentazione delle offerte, pone chiare limitazioni alle possibili migliorie progettuali, restringendole a migliorie di aspetti di natura tecnica.

Emerge in modo rilevante dall’articolo 108, comma 4, del D.lgs. 36/2023, l’accento sull’importanza di valorizzare gli elementi qualitativi dell’offerta attraverso criteri basati su profili tecnici.

Questa nuova prospettiva intende promuovere una maggiore attenzione verso l’aspetto qualitativo dei progetti, incoraggiando la collaborazione tra le diverse parti coinvolte e favorendo la ricerca di soluzioni innovative e avanzate.

Un aspetto notevole è l’assenza di qualsiasi menzione alla precedente pratica di consentire varianti progettuali in sede di offerta, un aspetto che aveva occupato un ruolo considerevole nel vecchio codice (art. 95 comma 14 del D.lgs.50/2016).

CONTINUA A LEGGERE….

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento