Il RUP che persegue propri vantaggi illeciti risarcisce il danno erariale da lesione del sinallagma pari a quota parte della sua retribuzione, divenuta priva di causa. Così si è espressa la Corte dei conti, seconda sezione giurisdizionale di appello, con la sentenza n.4 depositata lo scorso 9 gennaio 2025.
La decisione del giudice di appello contabile pone in evidenza come l’azione amministrativa sia stata fortemente compromessa dalle condotte, penalmente illecite, poste in essere da un dirigente tecnico pubblico nello svolgimento della sua funzione di Responsabile Unico del Procedimento, nell’ambito di una procedura ad evidenza pubblica, finalizzata all’acquisto di cespite immobiliare da destinare ad attività istituzionali dell’ente di appartenenza.
Dalla sentenza emerge lo spunto per una riflessione, circa il danno da lesione del rapporto sinallagmatico, quale specie del più ampio genere del danno da disservizio.
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