Si arricchisce ulteriormente il quadro delle sentenze che, ora sempre più di frequente, si pronunciano sull’annoso tema dell’equo compenso nel contesto degli affidamenti di servizi di ingegneria e architettura.
Al di là degli orientamenti contrapposti che si sono andati a delineare e che, come ormai noto, sono molto probabilmente destinati ad essere superati con l’avvento del correttivo (attualmente conosciuto solo nella sua versione di schema preliminare), destano interesse le ultime due pronunce sul tema, a firma del TAR Reggio-Calabria, le quali, in modo speculare, affrontano la questione della sostenibilità di un ribasso del 100% sulle spese generali nell’ambito del sub-procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta, attivato in ragione della c.d. “inderogabilità dell’equo compenso” di cui alla l. 49/2023.
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