Il nuovo Codice dei contratti pubblici –coerentemente con i principi (rectius, “super principi”) del risultato e della fiducia di cui agli art. 1 e 2 del Dlgs 36/2023 – ha previsto un sistema ultra-semplificato in tema di verifica dei requisiti, per quanto concerne gli affidamenti diretti di importo inferiore ad euro 40.000.
Si tratta, a ben vedere, di una disposizione che evoca in parte la suddivisione a scaglioni delle linee guida ANAC n.4 in cui l’Autorità prevedeva, per il RUP, la possibilità di procedere a controlli ridotti che andavano intensificandosi via via che l’importo dell’affidamento diventata più consistente.
Nello specifico, tale regime alleggerito si caratterizzava per una ripartizione in tre fasce di importo:
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