La procedura comparativa tra più offerte costituisce la regola generale anche per gli affidamenti delle concessioni di sfruttamento di risorse demaniali

A cura di Daniele Passigli

Daniele Passigli 25 Maggio 2023
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La possibilità di affidamento diretto non viola alcun principio o regola generale essendo l’affidamento diretto un’eccezione alla regola della gara e non viceversa

Con la sentenza 15 maggio 2023, n. 71 il TRGA di Trento ha ribadito che l’affidamento di una concessione va effettuata, prioritariamente, utilizzando procedure competitive e che se la normativa di riferimento non contempla la possibilità di affidamento diretto questa scelta del legislatore è perfettamente legittima.

Il principio giuridico enunciato in sentenza è il seguente: “non può trovare accoglimento l’argomentazione che deduce come, nella sussistenza dei presupposti previsti, l’affidamento diretto sarebbe imposto dalla disciplina in materia di procedure d’appalto e, comunque, da quella relativa all’attività contrattuale della pubblica amministrazione in tema di contratti attivi. Invero, la trattativa diretta – altrimenti detta anche procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara – quand’anche prevista, in nessun caso integra un modello procedurale imposto dalla legge essendo soltanto consentito: e ciò in coerenza con la sua natura eccezionale correlata alla rigorosa sussistenza dei presupposti espressamente previsti, proprio in ragione del fatto che tale procedura esclude del tutto l’attuazione del principio della concorrenza e della trasparenza”.

Ma per comprendere meglio questa affermazione, facciamo alcune riflessioni di ordine più generale.

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