Il nuovo sistema, che porterà a una riduzione delle stazioni appaltanti, diventerà operativo con l’entrata in vigore della riforma del codice appalti.
Con la Delibera n.441 del 28 settembre 2022, l’Autorità individua i requisiti obbligatori per poter essere ammessi alla procedura di qualificazione per la progettazione e l’affidamento di lavori, servizi e forniture: l’iscrizione all’anagrafe unica delle stazioni appaltanti (Ausa), una struttura organizzativa stabile e la disponibilità di piattaforme telematiche nella gestione delle procedure di gara.
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Livelli di qualificazione e sconti per i primi due anni
L’ANAC individua “tre livelli di qualificazione basati su determinati punteggi: basteranno 30 punti a regime per qualificarsi per i lavori inferiori a un milione di euro (livello L3), 40 punti per importi superiori a un milione di euro e inferiori alla soglia di rilevanza comunitaria (livello L2), 50 punti per importi pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria (livello L1). Per i primi due anni, sono previsti degli ‘sconti’, la qualificazione cioè può essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di 10 punti per il livello 3 e di 5 punti per gli altri due livelli; per il secondo anno inferiore di 5 punti per il livello 3 e di 2 per gli altri due livelli”.
Punteggi
Possono essere ottenuti, a seconda del possesso di determinati requisiti (oltre a quelli obbligatori):
- 20 punti per la presenza nella struttura organizzativa di dipendenti con competenze specifiche;
- 20 punti se possiede un sistema di aggiornamento e formazione del personale;
- 40 punti per il numero di gare svolte nel quinquennio precedente la domanda di qualificazione;
- 10 punti per l’uso delle piattaforme telematiche.
LA QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI Le nuove Linee guida ANAC (Delibera 28 settembre 2022, n. 441) Corso on-line in diretta A cura di Roberta Bertolani Martedì 18 ottobre 2022 ore 14.30 – 15.30 |
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