Lettura normativa e principi giurisprudenziali
A cura di Beatrice Armeli
Il presente lavoro muove da una rassegna giurisprudenziale in ordine alla figura del coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE), come definito dal Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81).
Il fine è quello di indagarne il ruolo, rispetto alle altre figure presenti in cantiere, e la responsabilità, di natura penale, secondo quanto previsto dallo stesso Testo Unico per i casi di violazione degli obblighi su di lui gravanti.
La trattazione si sviluppa quindi sulla base degli orientamenti espressi dalla giurisprudenza, specie quella di legittimità, ripercorrendo al contempo le disposizioni rilevanti, che vengono raggruppate, al termine dell’analisi, in un’appendice normativa, con evidenziazione dei precetti maggiormente pertinenti al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
Cuore dello studio è l’intendimento della funzione di “alta vigilanza” attribuita al CSE, avente ad oggetto il rischio generico relativo alle fonti di pericolo riconducibili alla convergenza in cantiere di più imprese, nonché la declinazione in concreto delle verifiche a cui la stessa vigilanza è preordinata.
Per meglio comprendere il contesto entro cui il CSE si trova ad operare, e le incombenze da lui esigibili, si vuole offrire anche un raffronto con la posizione degli altri garanti della sicurezza nei cc.dd. cantieri temporanei o mobili, alla luce del dovere di cooperazione a cui tutti sono chiamati, con particolare focus sulla figura del committente, di cui il CSE è definito “collaboratore”, specie nell’ambito dell’appalto di lavori pubblici.
L’impostazione data, in particolare, intende agevolare la lettura del testo, da parte di chi è designato CSE o ne difende la funzione, oltre che favorire la comprensione dei contenuti, anche attraverso paragrafi di sintesi.
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Il taglio pratico, che si è tentato perseguire, trova inoltre riscontro in appositi box di esempio e di casi decisi dalla Cassazione e dalle corti di merito.
Non restano trascurati opportuni approfondimenti di diritto su talune tematiche specifiche.
Si desidera, in tal modo, gettare un ponte tra la professione tecnica e il mondo giuridico, favorendone la comunicatività su aspetti e problematiche che, per essere – rispettivamente – ben conosciuti e gestite, necessariamente richiedono competenze attinte da entrambi i settori.
Ne è esempio, da ultimo, la questione relativa alla regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri, proprio con riguardo alla figura del CSE, al quale inizialmente, da fonti di rango non primario, erano stati attribuiti compiti del tutto avulsi dalle funzioni proprie di tale soggetto, così come delineate dalla legge (nella specie dal d.lgs. 81/2008), con notevole aggravio della sua responsabilità, presidiata – come detto – da sanzioni penali.
Vista dunque l’attualità del tema, si illustrano altresì brevemente le nuove attribuzioni di cui il CSE è chiamato a rispondere al tempo della pandemia, mettendole in relazione con quanto tradizionalmente previsto.
Indice dell’e-book
Premessa
1. Inquadramento
2. Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori
2.1 L’alta vigilanza del CSE
2.1.1 Il contesto spazio-temporale
2.1.2 L’ambito oggettivo
2.2 Il rischio gestito dal CSE
2.2.1 Il rischio interferenziale
2.2.2 La differenza tra rischio generico e rischio specifico
2.2.3 Le situazioni di pericolo nel cantiere
2.3 Le verifiche del CSE
2.3.1 L’oggetto
2.3.2 Le modalità attuative
2.3.3 Gli orientamenti della giurisprudenza di merito
3. Cooperazione tra garanti e concorso di colpa
3.1 Il dovere di cooperazione nella prevenzione dei rischi
3.2 Ruolo e responsabilità del committente
3.2.1 La figura del committente nei cantieri temporanei o mobili
3.2.2 Focus sugli appalti pubblici
3.3 Il comportamento abnorme del lavoratore
4. Contenimento del COVID-19 nei cantieri e compiti del CSE
4.1 Il Protocollo condiviso per la sicurezza nei cantieri
4.1.1 L’integrazione del PSC: le misure di coordinamento
4.1.2 L’integrazione del PSC: la stima dei costi
4.1.3 Le ipotesi tipiche di sospensione delle lavorazioni
4.1.4 Il (non) diritto al riconoscimento di un onorario aggiuntivo
Riferimenti normativi
Beatrice Armeli
Avvocato amministrativista, esperta di appalti pubblici e, in particolare, di quelli relativi all’affidamento di servizi di ingegneria e architettura. Già autrice di diverse pubblicazioni, scrive, in materia, sulla Rivista mensile Appalti&Contratti e cura sul proprio sito studi di approfondimento. Ha conseguito un Dottorato di ricerca in “Diritto dell’Impresa” presso l’Università L. Bocconi di Milano.
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