Scicolone: “Da giugno l’aumento degli affidamenti diretti nella progettazione ha fatto sparire 20 milioni di mercato; necessario non ripetere questi errori con la riforma del codice”
In tre mesi, con il decreto 77 Pnrr, si sono dimezzati i bandi di gara, frazionati quelli UE, spariti 20 milioni di progettazione
Primi otto mesi di gare di progettazione comunque positivi: +22,4% in numero +14,7% in valore sul 2020
Gli appalti integrati sono stati 48 per 1.472,3 milioni (25,2 di progettazione)
Affidamenti di progettazione fino a 140.000 euro: 96 per 4,8 milioni, 60,4% del numero totale
Calo drastico delle gare di progettazione a valle dell’entrata in vigore del decreto 77 sulle semplificazioni Pnrr, che ha innalzato la soglia per gli affidamenti diretti a 139.000: negli ultimi tre mesi (giugno-agosto), rispetto ai tre mesi precedenti i bandi scendono del 51% in numero e del 13% in valore e diminuiscono di oltre un terzo (da 299 a 191) anche le gare UE (oltre 214.000 euro), evidentemente frazionate per evitare la gara. Spariscono dal mercato 20 milioni di progettazione in tre mesi e quasi si annullano le procedure negoziate nazionali con invito a 5 offerenti: da 441 a 32, anche se in molti casi anche sotto i 139.000 si chiedono almeno 5 offerte. Ad esempio ad agosto gli avvisi per manifestazioni di interesse relative a incarichi per progettazione sotto la soglia dei 140.000 euro sono stati 96, il 60,4% del totale, con un valore stimato in 4,8 milioni di euro, pari al 9,7% del valore totale.
“Lo avevamo detto, non era certo difficile prevederlo, ma i fatti lo stanno dimostrando: l’innalzamento del tetto per gli affidamenti diretti da 75.000 a 139.000 disposto – noi contrari – dai primi di giugno con il decreto 77, ha ridotto del 50% il numero dei bandi e ha fatto sparire dal mercato 20 milioni di progettazione che sarebbero arrivati a professionisti, studi e società selezionate con gara e per merito e non con scelte intuitu personae”. E’ questo il commento del presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone a corredo dei dati dell’Osservatorio Oice-Informatel: “siamo molto preoccupati perché questa diminuzione poteva essere ben peggior visto che le stazioni appaltanti hanno continuato a pubblicare avvisi per selezionare gli affidatari sotto i 139.000. I nostri dati ci dicono anche che, come accaduto anche in passato, l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto ha determinato un evidente frazionamento degli affidamenti sopra soglia UE e quindi un indebolimento complessivo delle tutele legate all’evidenza pubblica sotto il profilo della scelta di progettisti di qualità e competenza, a valle di un confronto competitivo. Si tratta di elementi – ha continuato Scicolone – che vanno ben valutati, unitamente alla tendenza a rafforzare l’in house providing, specialmente adesso che riprende il lavoro parlamentare per la riforma del codice appalti. Nel dare seguito all’esigenza, assolutamente condivisa, di nuove regole certe, chiare e semplici, occorre a nostro avviso tenere conto che una cosa è l’emergenza Pnrr e Covid, altro è un quadro regolatorio valido per tutti gli interventi, che ci auguriamo stabile per i prossimi anni. Sono tanti i punti su cui si dovrà intervenire e abbiamo pronte le nostre proposte. Quel che è certo è che non si potrà fare a meno di alcuni punti essenziali per avere un mercato efficiente e di qualità: regole che premino chi vi opera con efficienza e merito in Italia e all’estero, investendo in innovazione e formazione; meccanismi a difesa della dignità del ruolo e del lavoro del progettista e infine avere sempre come obiettivo la qualità e la centralità della progettazione. Da una progettazione ben fatta e correttamente remunerata passa larga parte dell’efficacia delle fasi successive. Di questo non si potrà fare a meno, così come di una P.A. che sappia gestire i processi anche della digitalizzazione in corso, con l’aiuto di chi lo fa da anni per mestiere e con logiche di project management.”
Tornando ai dati di agosto le gare di sola progettazione pubblicate sono state 159, per un valore di 49,8 milioni di euro; rispetto a luglio -39,8% in numero e -28,0% in valore. Il confronto con agosto 2020 mostra come detto, un incremento del 6,0% in numero e del 151,7% in valore. Le gare pubblicate sulla gazzetta europea sono state 46, in 3 di queste, con un valore di 3,4 milioni di euro, il criterio di aggiudicazione scelto è il massimo ribasso, era stata solo 1 a luglio, ma con il decreto Recovery da gennaio 2022 non si potrà più derogare al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. In totale gli accordi quadro per servizi di sola progettazione nel mese di agosto sono stati 7 per un valore di 11,2 milioni di euro, erano stati15 a luglio per 17,2 milioni di euro.
Nonostante la possibilità della scelta fiduciaria, le manifestazioni di interesse l’affidamento di incarichi per progettazione sotto la soglia dei 140.000 euro pubblicati ad agosto, sono stati 96, il 60,4% del totale, con un valore stimato in 4,8 milioni di euro, pari al 9,7% del valore totale.
Il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria subisce un rallentamento, più marcato di quello della sola progettazione, infatti nel mese di agosto le gare sono state 275, con un valore di 105,8 milioni di euro, rispetto a luglio si rilevano cali del 37,8% nel numero e del 29,6% nel valore; il confronto con agosto 2020 vede il numero scendere del 24,7% e il valore del 14,5%.
Nel mese di agosto per tutti i servizi di architettura e ingegneria gli accordi quadro sono stati 14, per un valore di 32,9 milioni di euro, al netto degli accordi quadro il risultato su agosto 2020 sarebbe ancora più negativo: -28,1% nel numero e -40,8% nel valore.
Sono ancora in campo positivo i dati aggregati dell’anno, infatti negli otto mesi 4.391 gare per un valore di 1.440,3 milioni di euro, con una crescita del 6,3% nel numero e del 2,8% nel valore. Sono ancora i bandi sottosoglia, +6,1% nel numero e +51,4% nel valore, a sostenere il mercato e tenerlo in crescita, mentre i bandi soprasoglia mantengono la crescita nel numero, +7,0%, ma calano nel valore, -6,1%.
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di agosto sono stati 48, con valore complessivo dei lavori di 1.472,3 milioni di euro e con un importo dei servizi stimato in 25,2 milioni di euro. Rispetto al mese di agosto 2020, il numero è cresciuto del 2,1% e il valore è sceso del 12,4%. Dei 48 bandi 38 hanno riguardato i settori ordinari, per 9,4 milioni di euro di servizi, e 10 i settori speciali, per 15,8 milioni di euro di servizi. Negli otto mesi dell’anno sono stati pubblicati 373, con un valore complessivo di 4.396,7 milioni di euro, +39,7% in numero e +31,8% in valore, il valore complessivo dei servizi di architettura e ingegneria compreso è di 105,0 milioni di euro, e crescono del 55,2% rispetto ai primi otto mesi del 2020.
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